“From Shanghai with Love”
Sono recentemente tornato in Italia dopo aver partecipato, dal 19 al 21 settembre presso l’ Hotel Hyatt on the Bund di Shanghai, alla conferenza annuale di Ethereum “Devcon2”.
L’atmosfera era quelle delle grandi occasioni. L’organizzazione dell’evento è stata curata dalla Ethereum Foundation con il patrocinio di Microsoft (sponsor principale e partner tecnologico con la piattaforma Azure). Rispetto alla stessa conferenza dello scorso anno — tenutasi a Londra — eravamo più del doppio delle persone (circa 700 persone confermate).
Con sempre più forza Ethereum (ad un solo anno dal lancio pubblico) si sta imponendo come piattaforma per lo sviluppo e l’esecuzione degli Smart Contracts sulla blockchain .
Questi due termini sono di cruciale importanza ed occorre capirne il motivo. Riassumendo:
Blockchain !?
- A cosa serve ?
Si tratta di di una tecnologia informatica che consente di registrare qualsiasi tipo di dato in modo sicuro e tracciabile. Il suo campo di applicazione è immenso: monetica, grande distribuzione, settore farmaceutico, internet delle cose ecc.
- Perché è importante ?
Fino ad oggi la società delle informazioni nella quale viviamo, non poteva disporre di una tecnologia che permettesse di registrare dati in maniera sicura ed indelebile e di conservare gli stessi per un lungo periodo, preservandoli, al contempo, da possibili attacchi hacker. Il meccanismo principale si cui si basa qualsiasi blockchain è quello consenso tra i partecipanti che collaborano al mantenimento e alla “messa in sicurezza ” della piattaforma informatica.
Smart Contracts !?
- A cosa servono ?
Sono software che automatizzano, senza possibilità che terzi possano comprometterli, in maniera efficiente e trasparente taluni compiti pre-assegnati da una o più parti. Gli Smart Contracts utilizzano la blockchain per il loro funzionamento.
- Perché sono importanti ?
Fino ad oggi era impossibile garantire che ad una certa premessa corrispondesse automaticamente, anche a distanza di svariati anni, un risultato assolutamente certo al verificarsi di determinate condizioni.
Su queste tematiche torneremo con ulteriori approfondimenti più avanti, con particolare riferimento agli Smart Legal Contracts e agli Smart Code Contracts.
Ethereum : Key Factors
La nascita di Ethereum ed il suo continuo sviluppo risale a circa due anni fa ed il suo segreto consiste nell’offrire una piattaforma flessibile per lo sviluppo e l’esecuzione degli Smart Contracts sulla blockchain. Riuscire a costruire una piattaforma talmente rivoluzionaria in così poco tempo è stato davvero un “miracolo tecnologico” degli sviluppatori, che hanno contribuito e stanno contribuendo a migliorarla giorno dopo giorno.
Le pietre miliari della sua progettazione sono il sapiente utilizzo di differenti linguaggi di programmazione (tra cui Solidity è il più famoso ed utilizzato) , i diversi team che lavorano sulla piattaforma, la stretta collaborazione tra alcuni degli stessi, la velocità di ideazione e di esecuzione concreta di nuove idee e per ultimo, ma non da ultimo, l’abilità di “sapere correre velocemente ai ripari” quando ce ne sia bisogno.
A tal proposito voglio ricordare il caso di The Dao.
The Dao – aka breve storia su come imparare e rimediare dagli errori
The Dao è stato il progetto più finanziato nella storia delle crowdsale, circa 160 milioni di dollari raccolti nella primavera di quest’anno.
L’obiettivo di The Dao era quello di creare il più “importante” Smart Contract di sempre, il cui scopo principale era quello di agire come fondo di investimento per i progetti presentati via via nel corso del tempo da diversi candidati-aziende. I partecipanti alla The Dao avrebbero potuto così godere di una futura remunerazione proveniente dai progetti-aziende così finanziate.
Purtroppo il codice informatico alla base del progetto The Dao presentava un “bug”, che ha provocato un malfunzionamento da cui è derivato un emorragia di un’ingente quantità di denaro dal fondo di investimento.
Ciò ha portato alla “morte” del progetto e ad un periodo di accesi dibattiti circa la sicurezza degli Smart Contracts ed in particolare sugli effetti non desiderati causati dalla presenza di uno a più bug informatici negli stessi. Tale tematica ha catturato una notevole attenzione alla Devcon2.
Infatti sono stati esposti molteplici pitch riguardanti la verifica formale “Formal verification” degli Smart Contracts e, in particolare, come fare per prevenire che uno Smart Contract abbia un bug che ne mini il funzionamento una volta “diffuso” sulla blockchain ?
Finora il “controllo” sulla bontà del codice informatico di uno Smart Contract, che nel 90% per cento dei casi è di tipo open source, è sempre stato fatto in un momento antecedente all’esecuzione dello stesso. Ciononostante non sempre, come nel caso di The Dao, il controllo “umano” si è rivelato sufficiente. Una possibile soluzione consiste nel creare altri programmi che verifichino automaticamente il codice degli Smart Contracts, prima che questi vengano eseguiti.
Dal mio punto di vista perfezionare tali tipi di strumenti è di fondamentale importanza. Pensate quanti interessi – sia di natura economica che non – e aspetti della vita di tutti i giorni saranno gestiti dagli Smart Contracts. Arriverà presto un giorno in cui l’uso degli stessi sarà talmente permeante che ognuno di noi, senza accorgersene, li userà nella vita quotidiana.
Il “cattivo” funzionamento degli Smart Contracts potrebbe implicare, nel prossimo futuro, il fallimento di certi tipi di business e, in alcuni casi, alla paralisi della vita quotidiana di una città – pensiamo al loro utilizzo nell’ambito delle Smart Cities. In definitiva, la maggiore complessità e le più forti connessioni con il mondo reale di tali tipi di programmi, potrebbero comportare rimedi ex post sempre più difficili da eseguire.
CashEth
Altro argomento che mi ha colpito è stato quello della futura integrazione della piattaforma di Ethereum all’interno dell’home banking della Banco Santander.
E’ davvero cruciale che la prima banca al mondo a sbilanciarsi in favore dell’uso quotidiano di una blockchain, abbia scelto questa piattaforma.
- Di cosa si tratta ?
Sarà possibile per qualsiasi persona che abbia un conto presso questa banca, acquistare beni/servizi su siti convenzionati attraverso la piattaforma di home banking di Santader. Tale servizio utilizzerà Ethereum per la creazione di un token virtuale, che avrà un valore 1:1 con l’euro e sarà immediatamente convertbile, per effettuare i pagamenti.
- Perché è importante ?
Le banche sono sempre state escluse dall’ e-commerce. Attualmente pochissimi esercizi commerciali online accettano il bonifico bancario come mezzo per l’acquisto di beni/servizi. Il motivo ? La lentezza di questo strumento di pagamento. Infatti il tempo medio necessario affinchè venga accreditato un bonifico, dal momento dell’esecuzione dello stesso, in area SEPA è di 1–2 giorni . I trasferimenti di denaro internazionali richiedono anche 1 settimana !
Il commercio elettronico necessità, sempre più, di strumenti più veloci ed efficienti del bonifico bancario. Finora questo problema è stato affrontato ricorrendo a vecchie e costose tecnologie, principalmente le carte di credito e/o circuiti di pagamento basati sulle stesse, agli acquisti effettuati nell’e-commerce.
Con servizi come CashEth le banche potrebbero avere la chiave di volta per entrare in questo mondo, entrando come protagoniste in un settore sempre, a loro, ostico.
Conclusioni
Premetto che ho seguito il progetto Ethereum fin dall’inizio ( gennaio 2014 ) e sono quasi 4 anni che studio la tecnologia blockchain.
Ho avuto la possibilità di interessarmi di decine -probabilmente centinaia – di piattaforme blockchain, analizzando, più nel dettaglio, talune di queste. Ethereum è quella che mi ha colpito di più, sin dalla lettura del suo White Paper (che ho poi tradotto in italiano CLICCA QUI), e per la quale nutro più interesse.
Sarà questa piattaforma ad “elevarsi” a standard industriale per la tecnologia Smart Contract da qui a 10 anni ? Forse è presto per dirlo, ma da quanto ho potuto studiare e “vivere” in prima persona Ethereum, ci sono tutti i requisiti perché, in futuro, lo diventi. Molto ancora dovrà essere fatto: sviluppo, errori e relativi rimedi, interoperabilità con l’attuale sistema tecnologico e finanziario ( regolamentazione!) . La strada è ancora lunga. Si parla di 5-10 anni … intanto godiamoci lo spettacolo dell’evoluzione del Web 3.0.
Nel frattempo, potete consultare tutte le Presentazioni, divise giorno per giorno, della Devcon2. CLICCA QUI
A presto,
Leonardo Maria Pedretti
Ethereum Italia founder @ethereumita www.ethereum-italia.it
Inspheer founder @inspheer www.inspheer.com
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